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Mercoledì 15 Maggio 2024, ore 21.00 Badia Polesine (RO), Teatro Balzan Clicca qui per visualizzare la mappa teatro

CINZIA SPANÒ

Palma Bucarelli e l’altra Resistenza 

 

Prima regionale

Ingresso gratuito con prenotazione fino a esaurimento posti.

Il teatro sarà aperto al pubblico dalle ore 20.15.

Le prenotazioni apriranno alle ore 17.30 di giovedì 9 maggio.

Le prenotazioni sono valide fino a 15 minuti prima dell’inizio dello spettacolo.

I posti si intendono prenotati, non assegnati. L’assegnazione avviene a riempimento, secondo l’ordine di arrivo.

di e con Cinzia Spanò

aiuto regia Valeria Perdonò
allestimento tecnico Giuliano Almerighi
video a cura di Francesco Frongia
sound designer Alessandro Levrero
scene e costumi Saverio Assumma De Vita
produzione Teatro dell’Elfo

PALMA BUCARELLI E L’ALTRA RESISTENZA

Il giorno in cui Hitler invade la Polonia, il Ministro dell’educazione nazionale Giuseppe Bottai manda un ispettore in giro per l’Italia per valutare quale sia il grado di sicurezza dei musei. La relazione dell’ispettore è di poche parole: se dovesse scoppiare la guerra, nessun museo, nessuna galleria sarebbe in grado di mettere in salvo il proprio patrimonio artistico. Si decide quindi di spostare tutte le opere più preziose per nasconderle in luoghi in cui possano trovare riparo: perché «la guerra è orribile dappertutto, ma in Italia quando si combatte è come se si combattesse in un museo».

Dipinti, sculture e opere d’arte dei maggiori artisti di ogni epoca, da Botticelli a Michelangelo, da Leonardo a Caravaggio, e poi ancora Rembrandt, Raffaello, Tiepolo, Parmigianino, Donatello, Rubens, Velasquez, Dürer, Lippi, Pollaiolo e tanti altri, vengono spostati dalle loro sedi e nascosti. Gli scenari dopo l’entrata in guerra cambiano, e a minacciare le opere d’arte non saranno più solo i bombardamenti degli Alleati, ma anche le razzie dei tedeschi: soprintendenti, direttrici e direttori di musei, storiche e storici dell’arte rischiano la loro incolumità per mettere in salvo i capolavori dell’arte italiana. È grazie al loro coraggio se quelle opere sono arrivate fino a noi.

La storia del salvataggio delle opere d’arte durante la Seconda guerra mondiale è una storia corale e sorprendente, che lo spettacolo di Cinzia Spanò racconta dal punto di vista di una grande protagonista: Palma Bucarelli, storica direttrice della Galleria d’Arte Moderna di Roma. Donna libera e volitiva, Palma Bucarelli nascose le opere d’arte nei sotterranei di Palazzo Farnese a Caprarola. La ricostruzione della vicenda, resa possibile grazie all’intreccio di documenti, testimonianze e diari, ci restituisce una parte della nostra storia ancora troppo poco conosciuta, insieme alle altre forti personalità che la resero possibile, primi fra tutti Pasquale Rotondi, Fernanda Wittgens ed Emilio Lavagnino. Nella lunga attesa della fine della guerra, i diari di Palma Bucarelli offrono uno scorcio sull’occupazione di Roma, sulla persecuzione degli ebrei e sull’eccidio delle Fosse Ardeatine.

CINZIA SPANÒ

È attrice, autrice e attivista. Diplomata all’Accademia dei Filodrammatici di Milano, ha lavorato tra gli altri con Antonio Latella e Massimo Castri. Vincitrice del premio Imola, del premio Hystrio, del premio Anteprima, è stata nominata ai premi Ubu per il teatro. È stata conduttrice di trasmissioni televisive e radiofoniche e ha recitato al fianco di attori come Giancarlo Dettori, Lucilla Morlacchi, Ruggero Dondi, Franco Branciaroli, Laura Marinoni, Fausto Russo Alesi, Marco Foschi e Paolo Pierobon.

È stata l’organizzatrice, oltre che una degli interpreti, dello spettacolo Il Vicario di Rolf Hochhuth, testo-scandalo che affronta il silenzio della Chiesa durante le deportazioni ebraiche, portato in scena nel 2017 da Rosario Tedesco. Ha curato l’adattamento teatrale dello spettacolo A nome tuo, tratto dall’omonimo romanzo di Mauro Covacich e andato in scena nel 2013, nonché il testo teatrale Marilyn, dedicato alla figura della Monroe.

Ha debuttato al Teatro Litta di Milano nel 2011. Da qualche anno collabora stabilmente con il Teatro Elfo Puccini di Milano, che ha prodotto lo spettacolo La moglie, andato in scena nella primavera del 2017 con la regia di Rosario Tedesco e liberamente ispirato alla figura di Laura Fermi.

Cinzia Spanò è cofondatrice e presidente dell’Associazione Amleta, Premio Amnesty International Arte e diritti umani 2021. Nel 2020 il Corriere della Sera l’ha inserita fra le 100 donne dell’anno da ricordare.