Rassegna Musikè | Musica Teatro Danza > Edizione 2024 > ALESSANDRO QUARTA e GIUSEPPE MAGAGNINO con I SOLISTI FILARMONICI ITALIANI
Mercoledì 8 Maggio 2024, ore 21.00 Padova, Sala dei Giganti al Liviano Clicca qui per visualizzare la mappa musica

ALESSANDRO QUARTA e GIUSEPPE MAGAGNINO con I SOLISTI FILARMONICI ITALIANI

The Five Elements

Terra Aria Acqua Fuoco Etere

 

Prima regionale

Ingresso gratuito con prenotazione fino a esaurimento posti.

La Sala sarà aperta al pubblico dalle ore 20.15.

Le prenotazioni apriranno alle ore 17.30 di giovedì 2 maggio.

Le prenotazioni sono valide fino a 15 minuti prima dell’inizio dello spettacolo.

I posti si intendono prenotati, non assegnati. L’assegnazione avviene a riempimento, secondo l’ordine di arrivo.

Alessandro Quarta violino
Giuseppe Magagnino pianoforte

I SOLISTI FILARMONICI ITALIANI
Federico Guglielmo maestro concertatore

Musiche di Alessandro Quarta

THE FIVE ELEMENTS
Terra Aria Acqua Fuoco Etere

Nella fisica aristotelica, i primi costituenti della Terra erano i quattro Elementi: Aria, Terra, Fuoco, Acqua; a questi se ne aggiungeva un quinto: l’Etere o Quintessenza, elemento puro assimilabile allo Spirito, in grado di insufflare la vita, ovvero, «la forza vitale conservatrice del ricordo delle forme», sostanza dell’Anima Mundi. La scienza misterica sottesa dalla teoria degli Elementi considera l’uomo come parte della natura: ecco perché gli Elementi sono fuori, ma anche dentro di noi, e tra tutte le forme d’arte la musica è sicuramente quella che ha il rapporto più stretto con la natura e con la scienza in generale. Il solo fatto di essere “aria”, di esistere come emissione di onde sonore e di essere impalpabile materia fatta solo di frequenze e di timbri, la rende difficilmente classificabile.

La musica, a partire dal canto, suo primo e naturale strumento, è stata concepita proprio come emulazione dei suoni della natura e quindi usata per cerimonie propiziatorie e di celebrazione degli eventi naturali. Con la musica si festeggiava la fine dell’inverno e il ritorno del sole, così come si auspicava il buon raccolto e la buona caccia. Si usò poi sempre la musica come strumento di preghiera agli Dei che, personificazioni della natura stessa, si chiamavano Cerere o Cibele oppure Gea, la primigenia dea della Terra.

Alessandro Quarta porta la sua musica nei cinque elementi e li trasfigura facendoli precedere da un Prologo intitolato La Creazione: la quintessenza della natura in concerto, nella meraviglia dell’unione tra musica e natura, perché l’arte possa prendersi cura del nostro mondo.

ALESSANDRO QUARTA

Acclamato dalla CNN nel 2013 come “musical genius”, premiato nel 2017 a Montecitorio come “eccellenza italiana nel mondo” per la musica, ha ottenuto un clamoroso successo con il brano Dorian Gray, composto, arrangiato ed eseguito in prima mondiale con Roberto Bolle all’Arena di Verona, alle Terme di Caracalla a Roma, al Teatro Carlo Felice di Genova, al Pala De André a Ravenna, oltre che alla trasmissione Danza con me, in onda su RAI Uno. Dopo il successo dei primi due album One More Time (2010) e Charlot (2014), nel 2019 ha presentato Alessandro Quarta plays Astor Piazzolla, candidato al Grammy.

Violinista, polistrumentista e compositore di musiche per film della Disney e di RAI Cinema, è cresciuto musicalmente con i più grandi direttori d’orchestra, come Maazel, Inbal, Dutoit, Rostropovich, Chung, Prêtre, Mehta, suonando come violino di spalla nelle più prestigiose sale in Europa, America, Cina, Giappone, Medio Oriente.

Ospite internazionale al Festival di Sanremo 2019 e nella “Notte della Taranta” (in diretta su RAI Due), nel 2015 ha aperto il Concerto del Primo Maggio a Roma, in diretta RAI. Collabora come violinista, compositore, polistrumentista e arrangiatore a progetti internazionali con Roberto Bolle, Dee Dee Bridgewater, Mike Stern, il Volo, James Taylor, Amii Stewart, Toquinho, i Solisti dei Berliner Philharmoniker, i Solisti dell’Orchestra Nazionale della RAI, il Quartetto del Teatro alla Scala, i Solisti dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia.

Suona un Alessandro Gagliano (rarissimo violino del 1723 “ex Principe della famiglia Clelia Biondi”), un Giovanni Battista Guadagnini del 1761 e due violini della liutaia Ezia Di Labio dipinti dal celebre scenografo Emanuele Luzzati e dallo scrittore Pino Cacucci.

GIUSEPPE MAGAGNINO

Pianista salentino, ha elaborato negli anni uno stile che ha una forte componente melodica, tipica della grande tradizione musicale italiana, e profondi legami con la tradizione jazz afroamericana, integrata in maniera molto personale con i suoni e le suggestioni del jazz nordeuropeo contemporaneo.

Diplomato in pianoforte al conservatorio di Lecce e in musica jazz al Conservatorio di Bari, ha frequentato seminari con Pier Narciso Masi per la musica classica e Stefano Bollani per il jazz. Ha collaborato con numerose etichette discografiche in qualità di pianista e arrangiatore. Nel 2021 è uscito il suo primo disco con GleAM Records, My Inner Child, dove suona con il Mag Trio, accompagnato da Luca Alemanno al contrabbasso e Karl-Henrik Ousbäck alla batteria.

Il produttore americano Osunlade lo ha scelto per la formazione della Yoruba Soul Orchestra, con cui ha inciso due dischi e partecipato a tour internazionali. Dal 2009 collabora con il violinista Alessandro Quarta, con cui si è esibito in prestigiosi teatri italiani ed europei spaziando dal repertorio classico al jazz. Ha collaborato con l’Orchestra d’Archi di Praga per il progetto Classic&Jazz, con l’Orchestra Sinfonietta di Roma, con i Filarmonici di Roma e con il Quartetto d’archi del Teatro alla Scala di Milano.

Con il quintetto di Alessandro Quarta ha accompagnato Sarah Jane Morris, Ornella Vanoni, Toquinho, Dee Dee Bridgewater e Amii Stewart.

I SOLISTI FILARMONICI ITALIANI

Sono considerati tra le più importanti orchestre da camera del panorama internazionale e raccolgono la lunga esperienza maturata in più di ventʼanni, prima con i Virtuosi di Roma e poi con i Solisti Italiani. Tutti i componenti del gruppo hanno una assidua attività concertistica, suonano come prime parti soliste nelle maggiori orchestre italiane e sono vincitori dei più importanti concorsi internazionali (Vittorio Gui, Stradivari, Viotti, ARD di Monaco, Parigi, Londra). I Solisti Filarmonici Italiani suonano perlopiù senza direttore: unici in Italia, si alternano in tutti i ruoli come solisti, concertatori e prime parti.

Nella loro attività internazionale, che li vede regolarmente ospiti in America, Sudafrica, Giappone ed Estremo Oriente, oltre che in tutta Europa, spiccano gli inviti ad Amsterdam (Concertgebouw), Berlino (Philharmonie), Bonn (Beethovenhalle), Monaco di Baviera (Herkulessaal), Vienna (Musikverein), New York (Metropolitan Museum e Carnegie Hall), Washington (Kennedy Center), Chicago, Cleveland, Boston, Buenos Aires (Mozarteum Argentino e Teatro Colón), San Paolo, Rio de Janeiro, Parigi (Salle Pleyel), Madrid (Auditorio Nacional), Barcellona, Milano (Società del Quartetto), Roma, Istanbul, Taipei (National Concert Hall), Seoul (Arts Center), Hong Kong, Tokyo (Suntory Hall e Opera City), Osaka (Symphony Hall e Izumi Hall).

Hanno inciso per diverse case discografiche (Denon Nippon Columbia, DECCA, Stradivarius, CPO, Exton) registrando le musiche per orchestra d’archi di Grieg, la musica da camera e per film di Ennio Morricone e Nino Rota, brani strumentali inediti e virtuosistici dell’Ottocento italiano, famosi brani del barocco italiano trascritti per orchestra d’archi da Respighi e Zandonai e i Concerti per flauto di Vivaldi con Andrea Griminelli. Le loro esecuzioni hanno ricevuto il plauso del New York Times, del Washington Post e del Corriere della Sera e sono state segnalate dalle riviste di settore per la vivacità interpretativa, il virtuosismo e la luminosità del suono. Tra i dischi di prossima realizzazione si segnala l’incisione dei lavori per archi di Tchaikovsky per CPO, oltre alla registrazione di due nuovi CD per Denon.

Nel 2023 hanno vinto la Targa Tenco come miglior album interpreti per Eri con me. Alice canta Battiato.