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Venerdì 18 Giugno 2021, ore 21.15 Fratta Polesine (RO), Villa Badoer Clicca qui per visualizzare la mappa musica

ITALIAN HARMONISTS

Serata Caruso
nel centenario della morte del grande tenore

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Ingresso gratuito con prenotazione fino a esaurimento posti.

Le prenotazioni apriranno alle ore 18.00 di martedì 15 giugno.

Le capienze sono ridotte, perché lo spettacolo dal vivo possa ripartire in modo sicuro per tutti.
Vi invitiamo a prenotare solo se avete la certezza di partecipare, comunicando eventuali disdette entro il giorno prima dello spettacolo, in modo da liberare i posti per altre persone.
Le prenotazioni sono valide fino a 15 minuti prima dell’inizio dello spettacolo.

Andrea Semeraro tenore
Giorgio Tiboni tenore
Luca Di Gioia tenore
Michele Mauro tenore
Sandro Chiri basso

Jader Costa pianoforte

SERATA CARUSO

Enrico Caruso, di cui quest’anno ricorre il centenario della morte, è stato uno dei più grandi cantanti nella storia del teatro d’opera: idealmente, è il quarto nome che potremmo aggiungere dopo i puntini, nel titolo della mostra sui teatri storici del Polesine, Quando Gigli, Callas, Pavarotti… Ma il nome di Caruso è legato soprattutto alla mostra Vedere la musica, dove è esposta una piccola statua del tenore nel ruolo di Dick Johnson, bandito innamorato della Fanciulla del West nell’omonima opera di Puccini. Ch’ella mi creda libero e lontano, l’aria di Johnson nella Fanciulla del West, sarà uno dei brani proposti dagli Italian Harmonists, gruppo formato da cinque voci maschili del coro del Teatro alla Scala di Milano, con gli arrangiamenti di Jader Costa al pianoforte. Il gruppo si ispira, fin dal nome, ai Comedian Harmonists di Berlino, che ebbero una folgorante carriera internazionale negli anni Trenta del Novecento, cioè negli anni con cui si chiude il percorso della mostra Vedere la musica, che ospita molte opere di area tedesca e che ha una sezione espressamente dedicata alla lirica, da Verdi a Puccini.

Il concerto degli Italian Harmonists ripercorrerà il repertorio di Caruso spaziando dalle romanze di Tosti alle canzoni napoletane, dal Barbiere di Siviglia di Rossini all’aria della “pira” dal Trovatore di Verdi: al centro del programma, una serie di arie pucciniane, non solo dalla Fanciulla del West, ma anche dalla Bohème e da Tosca, per finire con la celebre Caruso di Lucio Dalla.

ITALIAN HARMONISTS

Il progetto di riproporre ai giorni nostri un quintetto di voci maschili armonizzate, accompagnate da un pianoforte, nasce nel 2003 da una intuizione di Andrea Semeraro. L’entusiasmo per lo stile interpretativo dei berlinesi Comedian Harmonists trova terreno fertile in alcuni amici e colleghi del Teatro alla Scala.

Dopo un avvio con i grandi successi dei capostipiti tedeschi, gli Italian Harmonists scelgono di estendere il proprio repertorio rivisitando le canzoni italiane che, tra gli anni Trenta e Cinquanta del Novecento, hanno reso memorabili “gli anni della radio”. Grazie alle capacità di arrangiatore del pianista Jader Costa, il gruppo incide il primo disco, Quando la radio…, ed è protagonista di una applauditissima esibizione al Teatro Derby, storico palcoscenico milanese. Nel 2007 il gruppo vince il Premio Carosone e nel 2008 esegue in diretta su RAI Radio3 l’intero programma di Quando la radio…, replicato presso la Cappella Paolina del Palazzo del Quirinale in occasione dei Concerti del Quirinale, sempre in diretta su RAI Radio3 e con diffusione sul circuito Euroradio.

Negli anni a seguire l’attività concertistica porta il gruppo ad esibirsi in diverse città d’Italia (Bolzano, Trapani, Cremona, Messina, Savona, Palermo, Trieste, Torino, Ravenna, Pavia), senza dimenticare Milano, con il tutto esaurito nel tempio del jazz, il Blue Note, nell’aprile del 2011.

Il 2016 è l’anno della svolta artistica e musicale: una sfida vocale impegnativa, fatta di brani tratti dal repertorio lirico-sinfonico, eseguiti sempre con l’ausilio delle sole voci e del pianoforte. I grandi autori classici, romantici e moderni (Boccherini, Rossini, Schubert, Verdi, Brahms, Puccini), le grandi pagine liederistiche, gli intermezzi, le ouvertures e i brani più suggestivi delle opere più famose trovano oggi posto nel nuovo disco Classicheggiando.